PRIMA E DOPO: Oggi ti spiego perchè non dovresti sempre fidarti di ciò che vedi sui Social
Nel nuovo millennio con l’ avvento dei social network anche le possibilità di pubblicizzare il proprio lavoro ha preso piede.
Una pratica dei professionisti del fitness che non mi ha mai entusiasmato è l’ utilizzo dei prima/dopo che evidenziano cambiamenti epocali, a tratti forieri dell’ espressione INCREDIBILE!!!!!!!
A un occhio profano molti dettagli sfuggono come
- Posizioni differenti
- Luci differenti
- Utilizzo di effetti/filtri
- Angolo di ripresa differente
Insomma, pare abbastanza ovvio che manipolare tale immagini sia molto facile, per questo ne ho usati veramente col contagocce, ho preferito dimostrare le mie competenze con la divulgazione, lasciando poi ai miei clienti/atleti stessi la facoltà di fare una propria cronostoria.
Ora chi ha un buon numero di contatti che vengono da qualsiasi tipo di social che praticano palestra, ne è invaso di questi prima/dopo nelle proprie bacheche.
Ogni giorno, soprattutto in questo periodo, che si sente il profumino della primavera, è normale che i trainer o i preparatori pubblichino i loro prima e dopo per cercare di accaparrarsi clienti.
Ma cosa vedi quando guardi queste foto? Provo statisticamente a leggerti nella mente:
la prima cosa che noti solitamente è che quello che fanno gli altri funziona e quello che fai tu, NO!
Ricordo che partecipai ad un seminario molto bello sul BII (senza la O) Breve Intenso Infrequente .
Il relatore tale Roberto Hernandez (in foto), in una slide mostrò un un suo cliente che nel corso della sua preparazione aveva preso un sacco di grasso e non aveva messo un etto di muscolo, insomma: era peggiorato su ogni fronte.
Ma come….fai un seminario, dove di solito sono tutti fighi e perfetti e mostri i tuoi fallimenti? Eh si. E debbo dire che da quel momento (ancor di più) la mia stima professionale e personale per Roberto diventò incommensurabile.
Secondo me, bisogna un attimino riscoprire che cosa c’è dietro a un fallimento soprattutto quando si parla di fitness. Siamo sicuri che dietro un percorso diciamo andato così e così, ci sia dietro l’inefficacia di una preparazione oppure dobbiamo andare a scavare oltre? magari nelle informazioni che vengono date inizialmente (dal cliente al trainer), oppure nell’ effettiva disciplina (del cliente/atleta), impegno, ecc…
Alt!!! Le croci si fanno con due legni (cit. mia nonna Teresa), gli errori possono arrivare da ogni lato del rapporto, specie se questo è in remoto, a distanza, online.
Un preparatore non può seguire, come una scimmietta sulla spalla, 24h su 24h il proprio atleta. Lo può seguire mentre sta in palestra, lo può seguire durante il check, durante l’aggiornamento, ma poi è la vita stessa dell’atleta che deve essere coerente con quelle che sono state le indicazioni del preparatore. Si deve andare un pò a fiducia!
Ma torniamo ai prima e dopo; la cosa che si nota subito è:
una marea di chili persi, ma tipo appena gli arriva la dispensa subito BOOM: vascolarizzazione ovunque grasso addio e muscoli anche nelle orecchie
ora ve lo svelo io un segreto….
.
.
.
ehm… suspence…
NON ESISTONO FORMULE MAGICHE, fondamentalmente è tutto fattibile, tutto è possibile.
Io vorrei che non vi fermaste a vedere le foto comparative, cosa sia migliorato, cosa sia peggiorato in quanto tempo ecc…
Io vorrei che si imparasse a non osannare più chi le pubblica a meno che non ci sia un motivo divulgativo per far capire come ci si è arrivati dal prima al dopo.
Il tutto con spiegazioni che collegano i vari passaggi della fisiologia umana. Magari sapere anche come sta la persona a tot tempo dopo quella foto, i vantaggi che ne ha tratto,etc..etc.. Perchè “l’eroe” in questione, secondo me, è il soggetto ritratto non il preparatore.
Per tre semplici motivi:
- lui ha messo in pratica tutto
- lui ha tenuto fede alle indicazioni alimentari nonostante la fame, al programma nonostante l’intensità dell’allenamento
- ma soprattutto lui non ha messo in dubbio le capacità del preparatore
Ma non tanto sullo scegliere i giusti esercizi, le giuste serie, le giuste ripetizione, ma sulla capacità di trasmettere la giusta motivazione (nel senso di motivo-all’-azione). Dare quella forza per avere la giusta aderenza al piano.
Lui è l’ unico a poter dire “DAI CHE CE LA FAI!”
Ad oggi non esistono più segreti, il bravo personal trainer anzi, il più bravo tra i bravi personal trainer è quello che riesce a stabilire una connessione mentale con l’atleta che sia efficace, che rimanga viva anche quando l’atleta o il cliente prende e se ne va a casa e apre la dispensa, dove magari trova la Nutella vicino le gallette e sceglie consapevolmente quello che è giusto per lui.
Perché ha saputo spiegargli quello che deve fare e sopratutto PERCHè?
Un preparatore/pt non dice “si fa così perché lo dico io“, ma che cazz… ehmm scusate..
Quindi tornando al discorso, quello che vedete in un prima e dopo, è solo una botta di culo che si sfrutta per prendere altri clienti e sperare nell’avere un’altra botta di culo.
Alcuni usano Photoshop ma qui non voglio accendere polemiche
ehehe
Qui non siamo contro nessuno, ma solo contro il sensazionalismo!!!
Perché ogni volta che vedo una foto di un prima e un dopo vado a leggere i commenti nessuno chiede quasi mai, “come è stato raggiunto questo traguardo?” nessuno chiede “adesso l’atleta che cosa farà?” nessuno chiede nulla di quello che in realtà servirebbe sapere.
L’unica domanda che leggo sempre più spesso è “in quanto tempo? ”
E comunque ricordatevi che più ci si concentra su quello che fanno gli altri e meno ci possiamo su quella cosa che dobbiamo fare noi… e cioè
Romperci il culo in palestra!
Ti potrebbe interessare anche: HIGH INTENSITY INTERVAL TRAINING ESTREMO
[video_player type=”youtube” style=”1″ dimensions=”560×315″ width=”560″ height=”315″ align=”center” margin_top=”0″ margin_bottom=”20″ ipad_color=”black”]aHR0cHM6Ly95b3V0dS5iZS9FNXR0bkwxUEhjMA==[/video_player]